La sinusite secondo la Medicina Cinese

 

Nella medicina occidentale, la sinusite è una condizione infiammatoria delle cavità paranasali, cioè quegli spazi vuoti scavati all’interno delle ossa del viso, in comunicazione con le fosse nasali.
Questi seni mascellari, frontali, etmoidali e sfenoidali sono come piccole camere d’aria che alleggeriscono il cranio, risuonano nella voce e filtrano l’aria che respiriamo.

Quando queste cavità si infiammano (spesso per un’infezione virale, batterica o allergica), il muco non defluisce più liberamente, la testa diventa pesante, il respiro si fa faticoso, la voce diventa nasale, e la fronte inizia a pulsare.

La sinusite è, in termini fisiologici, un’infiammazione delle mucose, un’alterazione del sistema di drenaggio naturale.
Ma se si resta in ascolto del corpo, si percepisce che è anche una chiusura verso il mondo, una difficoltà a lasciare scorrere l’aria, l’odore, l’intuizione.
Il naso, infatti, è il ponte tra dentro e fuori, tra il mondo e il sé. Quando si chiude, il nostro organismo perde una soglia sensoriale: si chiude l’accesso alla percezione del “respiro del mondo”.

La medicina occidentale interviene con decongestionanti, antibiotici, corticosteroidi, lavaggi nasali, che sono tutti strumenti efficaci per ridurre l’infiammazione e ripristinare la funzionalità.

Nella visione della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), la sinusite rappresenta non solo un disturbo fisico, ma una manifestazione di un blocco energetico.
Secondo questa visione i seni paranasali appartengono al dominio del Polmone (Fei) e del Grosso Intestino (Da Chang), coppia energetica legata all'elemento Metallo.
Quando il Qi del Polmone non scorre armoniosamente, o quando il Qi del Grosso Intestino è stagnante, la purezza dell’aria non penetra e le impurità non escono.
Il risultato è un accumulo di muco, di pensieri, di malinconia.

Il Polmone, nella simbologia energetica, governa la respirazione e il confine, regola lo scambio tra interno ed esterno, tra sé e mondo.
È l’organo della tristezza, del lasciar andare.
Quando una persona trattiene qualcosa (emozioni, lacrime, parole non dette) il Polmone si contrae e l’energia non scorre.
Il muco in questo senso diventa quindi la materializzazione del trattenere. L’odore non passa più: non si vuole più “sentire”.

La sinusite, dunque, è il volto congestionato del dolore che non respira. È un accumulo di umidità e calore nel sistema del Polmone e del Grosso Intestino, spesso aggravato da un’alimentazione troppo ricca o da stress emotivo che blocca il flusso del Qi.

Per aiutare la guarigione occorre quindi sicuramente drenare il muco, ma anche ristabilire il respiro dell’anima, la connessione tra l’interno e il mondo.

La Medicina Tradizionale Cinese suggerisce di lavorare su più livelli: energetico, alimentare, emozionale, respiratorio.

  • Disperdere il Calore e l’Umidità che ostruiscono i seni.

  • Ristabilire il flusso del Qi del Polmone e del Grosso Intestino.

  • Tonificare il Wei Qi, l’energia difensiva che protegge dalle aggressioni esterne.

  • Sostenere il Reni e la Milza, per evitare che l’Umidità risalga e si fissi nel capo.

Il trattamento energetico coinvolge i meridiani del Polmone, Grosso Intestino, Stomaco e Milza, che formano la rete respiratoria e digestiva.
Il massaggio, la moxibustione e l’agopuntura vengono utilizzati per aprire i passaggi nasali, ridurre il Calore e favorire il drenaggio.

Di seguito vediamo cinque punti di agopuntura chiave nella cura della sinusite.

1. LI20 – Yingxiang (Accoglienza dell’odore)

Posizione: ai lati delle narici, alla fine del solco naso-labiale.
Funzione: apre il naso, elimina il vento e il calore, favorisce la respirazione.
Simbolicamente, riapre il canale sensoriale dell’olfatto e del contatto col mondo.
È come spalancare le finestre di una stanza chiusa.

2. LI4 – Hegu (Valle della Riunione)

Posizione: tra il pollice e l’indice, sul dorso della mano.
È il punto maestro per liberare la superficie e disperdere il vento.
Collega il volto con il resto del corpo.
È come una diga che si apre per lasciar scorrere l’acqua: libera la testa, dissolve le tensioni.
Tratta ogni forma di congestione del viso, sinusite inclusa.

3. ST36 – Zusanli (Tre Miglia Inferiori)

Posizione: sotto il ginocchio, lateralmente alla tibia.
Tonifica il Qi generale, sostiene la Milza e lo Stomaco, drena l’Umidità.
È un punto di radicamento: riporta l’energia verso il basso, evitando che il Calore salga alla testa.
È l’invito del corpo a ritrovare equilibrio e centratura.

4. BL2 – Zanzhu (Bambù raccolto)

Posizione: all’inizio del sopracciglio, vicino al naso.
Apre i seni frontali e calma il dolore.
È un punto che connette vista e respiro, luce e aria.
È il gesto del corpo che solleva lo sguardo quando tutto si fa pesante sulla fronte.

5. GV23 – Shangxing (Stella Superiore)

Posizione: sulla linea mediana del cranio, poco sopra l’attaccatura dei capelli.
Rinfresca il calore del capo, libera i seni nasali e schiarisce la mente.
È il punto della “stella”, dove l’aria si fa pensiero e il pensiero si dissolve nel cielo.
Aiuta a dissipare la nebbia mentale tipica della sinusite cronica.

 

Altre tecniche della Medicina Tradizionale Cinese utili per la sinusite

Tui Na e digitopressione

Massaggiare delicatamente LI20, BL2 e Yintang (tra le sopracciglia) con movimenti circolari e respirazione lenta.
Questo favorisce il drenaggio, rilassa i tessuti e apre i passaggi nasali.

Moxibustione

L’applicazione di calore dolce sui punti ST36 e LI4 rafforza il Qi difensivo e riduce la tendenza al ristagno.
È come una carezza di sole che asciuga l’umidità interiore.

Coppettazione

Sulla schiena, lungo i meridiani del Polmone e della Vescica, favorisce la circolazione energetica e la liberazione del vento esterno.

Fitoterapia cinese

Formule come Cang Er Zi San (Polvere di Xanthium) o Bi Yan Pian sono tradizionalmente usate per aprire il naso e ridurre l’infiammazione, armonizzando l’energia del Polmone.

Qi Gong e respirazione

Pratiche respiratorie lente, con attenzione al respiro che scende nel Dantian, aiutano a ristabilire il flusso del Qi.
Il respiro diventa medicina, e la mente si libera, come i seni che tornano a vibrare con l’aria.

 

Nella visione poetica della MTC, la sinusite è quindi il sintomo di un respiro interrotto.
Non è solo un’infezione: è un messaggio che dice “qualcosa non scorre”.
Forse abbiamo trattenuto troppo (pensieri, ricordi, odori del passato), o forse non vogliamo “sentire” ciò che la vita ci porta davanti al naso in questo momento.

Il corpo allora costruisce una diga di muco, un velo denso che ci separa dall'esterno. La guarigione comincia quando impariamo ad ascoltare quel velo, non solo a volerlo sciogliere o eliminare.
Quando torniamo a respirare profondamente, quando lasciamo andare, quando accettiamo che l’aria entri, anche se a volte punge.

Guarire significa tornare a respirare.
Non solo aria, ma vita.
Lasciare che il profumo del mondo entri, che il dolore esca, che l’energia scorra.
E nel fluire del respiro, ritrovare la propria quiete, la propria presenza, la propria luce.

 

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La tosse convulsiva (pertosse) secondo la Medicina Cinese

 

La tosse convulsiva, o pertosse, è una malattia respiratoria causata dal batterio Bordetella pertussis.
È una tosse che non concede tregua, arriva ad ondate, scava nella gola, scuote il torace, piega il corpo.
L’attacco è convulso, ritmato. Spesso dopo una serie di colpi di tosse esplosivi, arriva un respiro profondo, acuto, simile a un sibilo, il “whoop” che dà il nome alla malattia in inglese: whooping cough.

Nella medicina occidentale, la pertosse è una patologia infettiva acuta. La mucosa dei bronchi si infiamma, si ispessisce, e la produzione di muco diventa eccessiva.
I recettori della tosse, irritati, inviano segnali incessanti al cervello, che risponde con un riflesso violento: espellere, liberare, difendere.

Nei bambini, nei fragili, negli anziani, la tosse convulsiva può essere pericolosa: interrompe il respiro, altera l’equilibrio dell’ossigeno, logora il corpo.
Ma anche in chi non presenta gravi complicanze, lascia un segno.
È la memoria del respiro interrotto, dell’aria che non riesce a entrare né uscire liberamente.
È il corpo che, per proteggersi, diventa tempesta.

La medicina moderna la affronta con vaccini, antibiotici, riposo, idratazione, e sostegno respiratorio. Ogni terapia mira a lenire l’infiammazione e a restituire al respiro la sua cadenza naturale.

Nella Medicina Tradizionale Cinese, la tosse convulsiva è vista come una ribellione del Qi del Polmone.
Il Polmone (Fei) è l’organo che governa il respiro, l’aria, la voce, e il contatto con l’esterno. È la porta del Cielo: attraverso di lui, l’essere umano scambia energia con il mondo.
Quando il Qi del Polmone scorre libero, la respirazione è fluida, la voce limpida, la pelle luminosa. Ma quando qualcosa lo ferma (un’emozione repressa, un vento patogeno, un trauma) l’energia si ribalta, e il Qi del Polmone risale con forza. Da qui nasce la tosse.

La tosse convulsiva, nella sua forma estrema, è il Qi che cerca di uscire disperatamente, di liberarsi da un blocco profondo.
È il vento che si scontra con le mura interiori.
Il corpo intero partecipa a questa battaglia: il torace si contrae, la gola si chiude, il respiro diventa un grido. Non è solo il corpo che tossisce è come se l’anima espellesse un dolore.

Nella simbologia energetica, la tosse convulsiva può derivare da Vento-Calore che invade il Polmone, oppure da un ristagno di Flegma-Calore.
A volte, però, è anche un segnale di debolezza del Qi del Polmone e della Milza, o di esaurimento del Qi dei Reni, quando l’energia vitale non riesce più a sostenere il respiro.

Ma sempre, alla radice, c’è una tensione tra trattenere e liberare. Il Polmone vuole lasciar andare, ma qualcosa lo costringe a stringere. Così la tosse diventa un ponte energetico tra opposti: la volontà di espellere e la paura di lasciar andare. Ogni colpo di tosse diventa quasi una parola che il corpo pronuncia al posto della bocca, come se una parte profonda di noi dicesse: “Lasciami respirare”.
Il suono della tosse convulsiva è simile al pianto di un neonato: un richiamo al primo respiro, al trauma originario della nascita, quando l’aria entra per la prima volta nei polmoni.
Così, anche nell’adulto, la tosse convulsiva può risvegliare il ricordo inconscio di quella prima lotta tra aria e corpo, tra vita e paura.

Il Polmone, legato al sentimento della tristezza, ci invita a lasciare andare ciò che non serve più. Quando non lo facciamo, l’energia si contrae, si accumula e si esprime con forza: la tosse è il modo del corpo per liberare ciò che la mente trattiene.

Il trattamento, nella visione cinese, mira a rilasciare il Vento, disperdere il Calore, eliminare il Flegma, tonificare il Qi e ristabilire il flusso armonico tra Polmone e Rene.
Solo così il respiro torna a scorrere.

I principi fondamentali sono:

  • Liberare la superficie e favorire la discesa del Qi del Polmone.

  • Disperdere il Calore e l’Umidità che bloccano il respiro.

  • Tonificare il Qi e lo Yin del Polmone se la tosse è cronica e secca.

  • Armonizzare Polmone e Rene, perché il respiro profondo nasce dal radicamento.

L’agopuntura, la moxibustione, la fitoterapia, il massaggio Tui Na e il Qi Gong respiratorio sono strumenti di un’unica arte: ristabilire il respiro cosmico dentro il corpo umano.

Cinque punti di agopuntura importanti nel trattamento della tosse convulsiva possono essere i seguenti.

1. LU7 – Lieque (Sequenza spezzata)

Posizione: sul polso, al lato radiale dell’avambraccio.
Azione: disperde il Vento, apre il Polmone e favorisce la discesa del Qi.
È il punto che “apre le porte del Cielo”.
Simbolicamente, rappresenta il respiro che torna a fluire dopo una chiusura emotiva.

2. BL13 – Feishu (Punto Shu del Polmone)

Posizione: sulla schiena, tra le scapole, nel secondo spazio intercostale, accanto alla colonna.
Azione: tonifica il Polmone, disperde il Calore, calma la tosse.
È come una carezza sul dorso al respiro stesso.
Aiuta a ritrovare la forza dell’aria che scende e libera.

3. ST40 – Fenglong (Abbattere il Flegma)

Posizione: sulla gamba, lungo il meridiano dello Stomaco.
Azione: trasforma il Flegma e apre i canali energetici.
Nella tosse convulsiva, quando il muco e la congestione dominano, questo punto dissolve ciò che è denso, riportando leggerezza al petto.

4. KI27 – Shufu (Palazzo del Tesoro)

Posizione: sotto la clavicola, vicino allo sterno.
Azione: regola la discesa del Qi del Polmone e connette l’energia del Rene al respiro.
È il punto dove la radice e il cielo si incontrano.
Aiuta a rendere profondo e stabile il respiro, evitando le crisi di soffocamento.

5. LI4 – Hegu (Valle della Riunione)

Posizione: tra pollice e indice.
Azione: libera la superficie, disperde il Vento e calma gli spasmi.
È il punto che ristabilisce la comunicazione tra dentro e fuori, tra corpo e mondo.
Nel simbolismo energetico, è la “valle” in cui il respiro trova nuovamente spazio.

 

Altre tecniche della Medicina Cinese utili per la tosse convulsiva

Moxibustione

Applicata sui punti LU9 e BL13, scalda e nutre lo Yin del Polmone, scioglie il freddo residuo e lenisce gli spasmi della tosse.
Il calore della moxa diventa come un sole interno che asciuga la nebbia.

Coppettazione

Sulla schiena, lungo i meridiani del Polmone e della Vescica, stimola la circolazione del Qi, espelle il vento e favorisce il rilascio dell’energia stagnante nel torace.

Tui Na e digitopressione

Massaggiare LU7, BL13 e ST40 con movimenti lenti e circolari durante la respirazione profonda.
Il contatto risveglia il dialogo tra pelle e respiro, aiutando il corpo a ricordare come lasciar andare.

Fitoterapia cinese

Formule classiche come Zhi Sou San (Polvere per fermare la tosse) o Sang Ju Yin (Decotto di gelsomino e crisantemo) vengono utilizzate per calmare la tosse e dissolvere il Calore.
Ogni pianta è un soffio che accompagna il ritorno dell’armonia.

Qi Gong del Polmone

Esercizi lenti e respirazioni consapevoli, come “Aprire le ali della gru bianca”, armonizzano il ritmo del Qi e portano quiete alla mente.
Insegnano che il respiro non è solo funzione, ma preghiera.

 

La tosse convulsiva ci parla quindi di un respiro che lotta per esistere. È un po' la metafora dell’essere umano che non riesce a dire ciò che sente, che trattiene finché il corpo non esplode in un grido di aria e dolore.
Quando impariamo a respirare davvero, non solo con i polmoni ma con l’anima, il corpo si calma.
Guarire dalla tosse convulsiva, in chiave energetica, significa ristabilire la libertà del respiro, ma anche perdonare il proprio trattenere.
Significa imparare a lasciare andare la paura, la tristezza, la rabbia che si era nascosta nei polmoni.
Il corpo, come il vento, vuole muoversi. Quando lo lasciamo fare, il respiro torna limpido, la voce si apre, il silenzio diventa vasto e pieno.

Guarire è, in fondo, ritrovare il coraggio di respirare la vita senza difese.
E in ogni atto di respirazione profonda, ricordare che, come dicono i maestri taoisti:

“Il respiro è il ponte tra l’uomo e il Cielo.
Chi lo attraversa con consapevolezza, non conosce più confine tra corpo e spirito.”

 

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L'asma e la Medicina Cinese

 

Secondo la medicina moderna, l’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie.
I bronchi (i canali delicati che trasportano l’aria ai polmoni) diventano iper reattivi, si restringono, si infiammano, producono muco.

L’attacco asmatico è un momento in cui il corpo sembra dimenticare come si fa a respirare: l’aria entra con fatica, l’espirazione diventa difficile ed emette come un sibilo, è un po' come se la vita restasse sospesa tra un respiro e l’altro.

Le cause possono essere molte: genetiche, allergiche, ambientali, psicosomatiche.
I fattori scatenanti includono:

  • esposizione ad allergeni (pollini, polveri, animali),

  • sforzo fisico intenso,

  • stress,

  • cambiamenti di temperatura,

  • infezioni respiratorie.

A livello fisiologico, il quadro è abbastanza chiaro chiaro: contrazione della muscolatura bronchiale, edema della mucosa e iperproduzione di muco.
Il trattamento occidentale mira quindi a ridurre l’infiammazione e prevenire gli episodi acuti, con broncodilatatori e corticosteroidi.

Nella Medicina Tradizionale Cinese, il respiro è la danza che facciamo ogni giono incessantemente tra il Cielo e la Terra.
Inspirando, accogliamo il Qi del Cielo (Tian Qi); espirando, restituiamo ciò che il corpo ha trasformato attraverso la Terra interna.
È un continuo scambio tra ciò che è invisibile e ciò che è corporeo, tra spirito e sostanza.

L’asma (Xiao Chuan) non è quindi solo considerata dal punto di vista fisico come un disturbo respiratorio, ma in generale come una disarmonia del movimento del Qi del Polmone, che dovrebbe scendere con dolcezza e regolarità, e invece si ribella, risale, si blocca. È il respiro che non riesce a scendere, il vento interno che rimane intrappolato.

L’asma nasce da tre livelli di squilibrio principali:

1. Disarmonia del Polmone (Fei)

Il Polmone è il “ministro del respiro” e regola il Qi che scende. Quando si indebolisce o è invaso da fattori esterni (Vento-Freddo, Vento-Calore), l’energia non scende più e si accumula nel torace.

Sintomi tipici: dispnea, tosse, senso di oppressione toracica, muco bianco o giallo, brividi o febbre.

Cause: clima freddo-umido, infezioni respiratorie, esposizione al vento, tristezza non elaborata.

2. Debolezza del Rene (Shen)

Il Rene è la radice del Qi, e nella MTC si dice: “Il Rene accoglie il Qi del Polmone.”

Quando il Rene è debole, l’aria non viene “accolta” in profondità e resta bloccata in superficie. È un po' come se la Terra non riuscisse più a trattenere il respiro del Cielo.

Sintomi: respiro corto, peggioramento alla fatica, voce debole, sudorazione fredda, lombalgia, astenia.

Cause: stanchezza cronica, eccesso di sforzo, paure, vita frenetica senza riposo.

3. Accumulo di Umidità e Muco (Tan)

Il muco è il simbolo del Qi stagnante che si è solidificato. Quando la Milza non trasforma più correttamente i liquidi, questi si condensano e invadono i Polmoni, ostruendo il libero fluire del respiro.

Sintomi: tosse con catarro, senso di peso al petto, nausea, digestione lenta.

Cause: alimentazione pesante, eccesso di latticini, stress mentale, emozioni represse.

 

In MTC, ogni organo ha un’emozione che lo nutre e lo ferisce. Per quanto riguarda i tre organi interessati dall'asma:

Organo Emozione Simbolo
Polmone Tristezza, malinconia Difficoltà a lasciar andare, paura della perdita
Rene Paura profonda Mancanza di fiducia nella vita, nel “lasciarsi cadere”
Milza Preoccupazione Eccesso di pensiero che blocca il Qi

L’asma può quindi essere vista simbolicamente come un respiro che non si concede.
Il corpo trattiene ciò che la mente teme di perdere. Il petto si chiude, come se difendesse un confine interiore da un mondo troppo vasto o troppo imprevedibile. Simbolicamente, è la paura del respiro stesso, la difficoltà di fidarsi del movimento di ispirazione (accogliere la vita) e di espirazione (lasciar andare il controllo).

La via terapeutica nella MTC è sempre un ritorno all’armonia. Nel caso dell’asma, si lavora su tre fronti energetici:

  1. Far discendere il Qi ribelle del Polmone
    → calmare il torace, liberare la respirazione.

  2. Tonificare il Rene e aiutarlo ad “accogliere il Qi”
    → consolidare la base.

  3. Trasformare il Muco e riequilibrare la Milza
    → purificare ciò che è stagnante.

L’obiettivo non è solo respirare meglio, ma respirare pienamente, cioè ristabilire quella danza tra Cielo e Terra dentro di noi.

Cinque punti di agopuntura fondamentali e utili nei tratttamenti per l'asma:

🕊️ 1. LU7 – Lieque (裂缺)

Posizione: sul lato radiale dell’avambraccio, sopra il polso.
Azione: libera il Polmone, regola il flusso del Qi e apre il passaggio tra interno ed esterno.
Motivo: è il punto chiave per “aprire le porte del respiro” e sciogliere la tristezza che chiude il torace.


💧 2. LU5 – Chize (尺泽)

Posizione: nella piega del gomito, lato del pollice.
Azione: drena il calore del Polmone, armonizza il Qi discendente.
Motivo: rinfresca l’eccesso di Fuoco e calma la tosse, utile negli attacchi acuti.


🌊 3. KI3 – Taixi (太溪)

Posizione: tra il malleolo interno e il tendine d’Achille.
Azione: tonifica lo Yin del Rene e aiuta ad “ancorare” il respiro.
Motivo: permette al Qi del Polmone di scendere, stabilizzando la respirazione profonda.


🍃 4. ST36 – Zusanli (足三里)

Posizione: quattro dita sotto la rotula, sul lato esterno della tibia.
Azione: rinforza la Milza e lo Stomaco, trasforma il muco, tonifica il Qi generale.
Motivo: sostiene la radice energetica e impedisce l’accumulo di umidità e catarro.


🔥 5. BL13 – Feishu (肺俞)

Posizione: sul dorso, a livello della terza vertebra toracica, 1,5 cun lateralmente alla colonna.
Azione: punto Shu del Polmone – regola, tonifica e libera il respiro.
Motivo: agisce direttamente sul Polmone e sul Diaframma, favorendo la libertà del torace.

 

Oltre all’agopuntura, la MTC offre diverse pratiche complementari che armonizzano il respiro e l’energia interna:

Qi Gong respiratorio (Tuna 吐纳, Ba Duan Jin 八段锦)

Esercizi di respirazione lenta e profonda che stimolano il Polmone e tonificano il Rene, insegnando al corpo a lasciar andare il Qi stagnante.

Fitoterapia cinese

Rimedi tradizionali come Ma Xing Shi Gan Tang (per Fuoco e Calore nel Polmone) o Shen Qi Wan (per debolezza del Rene) vengono scelti secondo la costituzione individuale.

Moxibustione

Applicazione di calore su punti come BL13 o KI3, per scaldare il Rene e sostenere il Qi discendente.

Dietetica energetica

Cibi che sostengono il Polmone e il Rene Yin: riso integrale, pera cotta, radice di loto, semi di sesamo nero, pinoli, miele, pesce bianco. Evitare latticini, zuccheri e cibi freddi.

 

Curare l’asma, quindi, nella visione orientale non significa soltanto liberare i bronchi, ma riconciliare il respiro con la propria fiducia.
Significa permettere al corpo di ispirare senza paura e di espirare senza rimpianto.

Il respiro è la nostra più antica forma di fede: un atto continuo di ricevere e restituire. Ogni inspirazione è un “sì” alla vita, ogni espirazione un atto di abbandono. 

 

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La lombalgia secondo la Medicina Cinese

 

Secondo la medicina moderna, la lombalgia è un sintomo, non una malattia.
È la manifestazione di un disturbo del rachide lombare, delle strutture muscolari, ossee o nervose che sostengono la parte bassa della schiena.

La lombalgia può essere:

  • acuta, quando dura pochi giorni o settimane, spesso causata da sforzi, traumi o posture scorrette;

  • cronica, quando persiste oltre tre mesi, spesso senza una causa anatomica precisa.

Le origini fisiche possono essere molte:

  • contratture muscolari o squilibri posturali,

  • protrusioni o ernie discali,

  • artrosi vertebrale,

  • infiammazioni o compressioni nervose,

  • alterazioni viscerali riflesse (reni, intestino, utero).

La medicina occidentale cerca di ridurre l’infiammazione e il dolore attraverso fisioterapia, analgesici, miorilassanti o approcci posturali. 

Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), la zona lombare è la “Casa del Rene” (Shen Fu), il luogo dove risiede la radice dello Yin e dello Yang dell’intero organismo. È la base, il punto in cui il corpo incontra la Terra e da cui trae la sua forza vitale.

Il dolore lombare non è quindi solamente una tensione muscolare, ma un messaggio delle radici: un segnale che qualcosa nel nostro equilibrio profondo, fisico, emotivo o spirituale, è venuto meno.

La schiena sostiene la vita. Quando fa male, è come se la vita stessa chiedesse di essere sostenuta diversamente.

Le cause energetiche della lombalgia

1. Deficit del Rene (Shen Xu)

È la causa più frequente.
Il Rene governa le ossa, il midollo e la forza vitale.
Quando l’energia del Rene si indebolisce, la schiena perde la sua stabilità.

Cause:

  • eccesso di lavoro, mancanza di riposo, stress cronico,

  • attività sessuale eccessiva,

  • paure profonde, mancanza di fiducia nella vita,

  • invecchiamento naturale (esaurimento del Jing).

Sintomi:
dolore sordo e profondo ai lombi, peggiora con la fatica, migliora con il riposo, sensazione di freddo, debolezza delle ginocchia.

Simbolo: il corpo che non trova più la sua radice. Il bisogno di “ricaricare la sorgente”.


2. Invasione di Freddo-Umidità (Han Shi)

Il Freddo e l’Umidità penetrano nella regione lombare, ostruendo la circolazione del Qi e del Sangue.

Cause: esposizione a clima freddo-umido, correnti d’aria, sedentarietà.
Sintomi: dolore intenso, pesante, peggiora con il freddo o l’umidità, migliora col calore e il movimento.
Simbolo: un’energia “bloccata”, incapace di scorrere, come una sorgente gelata.


3. Stasi di Qi e Sangue (Qi Zhi Xue Yu)

Quando le emozioni ristagnano o la circolazione si blocca, il sangue non fluisce nei meridiani lombari.

Cause: tensioni emotive, traumi, stress.
Sintomi: dolore acuto, fisso, che peggiora con la pressione, rigidità, a volte formicolii.
Simbolo: il dolore come memoria imprigionata nel corpo.


4. Deficit di Yang di Milza e Rene

La mancanza di calore vitale riduce la circolazione.
Il corpo perde la sua “fiamma interna”.

Sintomi: dolore freddo e sordo, gambe pesanti, bisogno di calore, pallore, stanchezza, libido bassa.
Simbolo: la luce interiore che si spegne lentamente.

 

Nella MTC, la zona lombare è la dimora del coraggio, della fiducia, della forza primordiale. È la sede del Rene, che contiene il Jing, l’Essenza della vita, e ospita la paura come emozione principale.

Quando il dolore si manifesta nei lombi, spesso racconta:

  • la paura di non farcela,

  • la stanchezza profonda del vivere,

  • la perdita del sostegno interiore,

  • il peso delle responsabilità non condivise.

Il corpo parla con il linguaggio delle radici. E la schiena è la colonna su cui poggia la nostra fiducia nel mondo. Curare la lombalgia significa dunque riconnettersi con la propria fonte, ridare respiro e forza alla base dell’esistenza.

Nel trattamento della lombalgia, la MTC mira a ripristinare la libera circolazione del Qi e del Sangue, e a rinforzare la radice dei Reni.

Le strategie principali sono:

  1. Tonificare il Rene e sostenere il Jing
    → rafforzare la forza vitale, nutrire le ossa, risvegliare la fiducia profonda.

  2. Riscaldare il canale Du Mai (il Vaso Governatore)
    → la “spina dorsale energetica” che attraversa tutta la schiena.

  3. Eliminare Freddo e Umidità
    → liberare i meridiani, permettere all’energia di scorrere.

  4. Muovere il Qi e il Sangue
    → sciogliere la stasi, trasformare il dolore in movimento.

 

Cinque punti di agopuntura fondamentali

1. BL23 – Shenshu 

Posizione: 1,5 cun lateralmente alla seconda vertebra lombare (L2).
Funzione: punto Shu del Rene.
Azione: tonifica il Rene, nutre il Jing, rafforza la schiena.
Motivo: è la sorgente energetica del sostegno. Agisce sulle cause profonde del dolore lombare cronico.


2. DU4 – Mingmen 

Posizione: tra L2 e L3, sulla linea mediana posteriore.
Azione: “Porta della Vita” – riscalda lo Yang del Rene, dona calore e vitalità.
Motivo: riaccende il fuoco interiore, utile nei dolori da freddo e debolezza.


3. BL40 – Weizhong

Posizione: al centro della piega del ginocchio, nella fossa poplitea.
Azione: punto Mare del Sangue, drena calore e muove il Qi nella schiena.
Motivo: decongestiona la colonna e libera la circolazione nei meridiani del dorso.


4. KI3 – Taixi 

Posizione: tra malleolo interno e tendine d’Achille.
Azione: tonifica Yin e Yang del Rene, stabilizza la radice energetica.
Motivo: collega il respiro del Rene con la solidità delle gambe e la schiena.


5. BL60 – Kunlun 

Posizione: tra il malleolo laterale e il tendine d’Achille.
Azione: rilassa i tendini, allevia il dolore lombare, favorisce il movimento del Qi.
Motivo: è un punto che “apre la montagna”, sciogliendo le tensioni lungo la colonna.


Altre pratiche della Medicina Cinese per la lombalgia

Moxibustione

L’applicazione di calore (con artemisia) su DU4, BL23 e BL40 è eccellente per dolori da Freddo-Umidità o Deficit di Yang.
Il calore risveglia la circolazione e “scioglie il ghiaccio” del dolore.

Tui Na (massaggio energetico cinese)

Tecniche di pressione, spinta e rotazione su punti lungo i meridiani della Vescica e del Rene aiutano a riattivare il Qi stagnante.
Particolarmente efficace il lavoro lungo il meridiano della Vescica Urinaria, che percorre entrambi i lati della colonna.

Qi Gong e Tai Chi

Movimenti lenti che armonizzano respiro e postura.
Esercizi come “L’orso si gira” o “Il drago si allunga” nutrono la zona lombare e rinforzano il Rene.
Il Qi Gong per la schiena è anche una forma di preghiera in movimento.

Dietetica energetica

Cibi che nutrono il Rene e riscaldano lo Yang: fagioli neri, sesamo, noci, zuppe di ossa, cannella, zenzero. Evitare cibi freddi, crudi o latticini in eccesso.

 

Soffrire di lombalgia ci ricorda che non possiamo portare il mondo da soli. Ogni dolore alla schiena è un invito alla fiducia, a “lasciare che la Terra ci sostenga”.

Nel linguaggio energetico, curare la lombalgia significa ritrovare la postura spirituale della vita:
quella in cui non siamo piegati dal peso, ma radicati nella forza tranquilla delle nostre ossa.

Il dolore lombare è il linguaggio del corpo che dice:

“Torna alle radici. Ricorda chi sei.”

Quando il Qi torna a scorrere, il dolore si scioglie come nebbia al sole, e la schiena si raddrizza non solo per sostenere il corpo, ma per sostenere l’anima.

  

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