Le borse sotto gli occhi e la Medicina Cinese
Ci sono sguardi che parlano anche quando la bocca tace.
Sguardi velati, stanchi, come se avessero attraversato tempeste di vento interiore.
Sotto quegli occhi, piccoli cuscini d’acqua si formano, non solo per la legge della gravità, ma per quella più sottile dello Spirito che si è lasciato andare.
Le borse sotto agli occhi, o dermatocalasi, non sono solo un segno del tempo che passa, ma talvolta il linguaggio muto dei Reni che sussurrano al viso: “Stiamo perdendo il nostro Jing.”
Nella Medicina Tradizionale Cinese, ogni forma racconta un equilibrio, ogni gonfiore è il riflesso di un ristagno.
Le borse sotto agli occhi sono acque trattenute, come laghi dimenticati ai piedi di montagne esauste.
Sono il riflesso dell’indebolimento del sistema Rene – Milza – Polmone.
Tre fratelli antichi che, se in armonia, sorreggono il volto come un albero sorretto dalle radici, ma se in squilibrio, lasciano che l’umidità si accumuli sotto la pelle.
Il Jing si consuma, il Qi ristagna, l’acqua non scorre.
E l’anima si fa pesante, come le palpebre al mattino.
I Cinque Punti dell’Alleggerimento
(Cinque punti di agopuntura per la cura delle borse sotto agli occhi)
1. BL-1 (Jingming – “Luce luminosa”)
📍 Localizzazione: all’angolo interno dell’occhio, nella piccola depressione tra l’occhio e la radice del naso.
✨ Caratteristiche: punto di connessione tra Cielo e Vista, tra Spirito e Percezione.
Ravviva lo Shen, elimina vento e calore, libera il canale.
È il primo raggio dell’alba per uno sguardo annebbiato.
2. ST-2 (Sibai – “Quattro bianche”)
📍 Localizzazione: sotto la pupilla, a circa un cun dall’orbitale inferiore.
✨ Caratteristiche: drena l’umidità, calma il gonfiore, illumina lo sguardo.
È come la pioggia sottile che lava via la polvere dai rami del salice.
3. LI-4 (Hegu – “Unione della valle”)
📍 Localizzazione: sulla mano, tra il primo e secondo metacarpo.
✨ Caratteristiche: punto maestro per il viso, apre le porte del Qi bloccato.
Nel gonfiore degli occhi, agisce come vento su uno stagno immobile.
4. SP-6 (Sanyinjiao – “Incontro dei tre Yin”)
📍 Localizzazione: tre cun sopra il malleolo mediale, sul bordo della tibia.
✨ Caratteristiche: tonifica Milza, fegato e rene.
Drena l’umidità, nutre il Sangue, rafforza le radici dell’acqua.
È il crocevia dove l’acqua incontra il Fuoco per ricreare equilibrio.
5. KI-3 (Taixi – “Grande ruscello”)
📍 Localizzazione: tra il malleolo mediale e il tendine di Achille.
✨ Caratteristiche: tonifica il Qi del rene, ancora l’acqua che trabocca.
È la sorgente nascosta del Jing che risale verso lo sguardo.
Oltre l’Ago: Prescrizioni invisibili e altre visioni
Nella medicina cinese, le borse sotto gli occhi non si trattano solo con l’ago,
ma anche con il silenzio, il riposo, e l’arte del non fare.
L'alimentazione si fa poesia: via il cibo umido, latticini, zuccheri.
Dentro, solo cereali integrali, zuppe calde, semi di sesamo nero e bacche di goji.
Il riso rosso cuoce lentamente sotto la luna, mentre il corpo si prepara a dormire.
Il massaggio TuiNa del viso diventa un rituale quotidiano,
dove le dita non premono, ma parlano alla pelle.
Un invito gentile al Qi a fluire, all’acqua a ritirarsi.
Come un fiume che torna nel suo letto, senza rumore.
Le cure olistiche: altri sentieri, stessa montagna
Anche l’Ayurveda ha voce in questo canto.
La dermatocalasi è vista come un segno di squilibrio di Kapha dosha,
l'umidità accumulata nel corpo, la stagnazione dell’acqua e dell’inerzia.
Trattamenti come il Netra Tarpana (bagno di ghee per gli occhi)
leniscono lo stress oculare e restituiscono brillantezza allo sguardo.
Nella riflessologia facciale vietnamita (Dien Chan),
le zone sotto gli occhi corrispondono a intestino e reni.
Si lavora con piccole stimolazioni, con movimenti a spirale,
come se si stesse risvegliando un sogno intrappolato tra la pelle e l’anima.
La fitoterapia occidentale propone decotti di equiseto, centella e carciofo.
Drenanti, tonificanti, ma sempre usati con dolcezza.
Il viso non va mai aggredito, ma accompagnato, come si fa con chi ha appena pianto.
Un invito alla leggerezza
In fondo, curare le borse sotto gli occhi non è un atto estetico,
ma una restituzione di leggerezza a ciò che portiamo nel volto.
È come alleggerire il sacco dei sogni non vissuti,
rilasciare le lacrime che non sono mai cadute.
La pelle è solo il foglio.
Sotto, scrivono gli organi, gli spiriti, le emozioni,
e ogni ago, ogni tocco, ogni rimedio,
è un piccolo poema che li aiuta a ritrovare la loro voce.
Allora lo sguardo si apre.
E non perché le borse sono scomparse,
ma perché la luce ha trovato un varco.
Il Tao non si oppone,
scorre dove c’è meno resistenza.
Anche sotto agli occhi,
dove l’acqua è in cerca della sua via.
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La lotta contro i tumori e le neoplasie è un viaggio complesso, intriso di sfide fisiche, emotive e spirituali. In questo cammino, i principi energetici della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) possono offrire un prezioso supporto complementare, senza mai sostituirsi alle terapie convenzionali, ma affiancandosi ad esse con rispetto e armonia.
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Con il termine miodesopsie si intende il sintomo visivo che descrive la percezione, da parte del paziente, di ‘mosche volanti’ (filamenti, puntini o ragnatele) che si intromettono nel campo visivo. Miopia e scarsa idratazione corporea sono le principali ragioni di questo disturbo, che sopraggiunge soprattutto a partire dall’età adulta.
Nella visione energetica, il Fegato governa la circolazione del Qi (energia vitale) e del Sangue. È il guardiano della nostra visione, non solo fisica ma anche interiore: la capacità di vedere la direzione della propria vita. Quando il Qi del Fegato si ristagna, il Sangue può non nutrire adeguatamente gli occhi, causando disturbi come secchezza, affaticamento visivo e l’apparizione delle mosche volanti.