Shu Antichi - I punti Pozzo (Jing)
Localizzazione: è situato nella punta delle dita delle mani o dei piedi (in genere agli angoli ungueali) ed è il punto da dove parte il Qi
Azione: In questo punto il meridiano è più superficiale e sottile e l'energia cambia polarità, da Yin a Yang o viceversa. Qui l'energia è nel suo stato più instabile, perciò può essere facilmente influenzata e modificata.
Corrispondenza con i cinque elementi: nei meridiani Yin corrispondono all'elemento Legno, mentre nei meridiani Yang corrispondono all'elemento Metallo
Indicazioni: Sono utilizzati nelle condizioni acute, si tende infatti a usarli per eliminare i fattori patogeni esterni in modo rapido. Inoltre hanno un forte effetto sullo stato mentale
Esempi clinici: Zhongchong P-9 per le crisi lipotimiche,colpi di sole e insonnia Yinbai SP-1 per le convulsioni, Yongchuan KI-1 per la perdita di conoscenza e le convulsioni infantili
Indicato anche come punto «Jing distale»
I punti Mu del ventre
Mu in cinese significa letteralmente «alzare», «far salire», «raccogliere», «arruolare», «reclutare»; in questo contesto ha il significato di «raccogliere», poiché in tali punti si raccoglie l'energia degli organi collegati.
I punti Mu del torace sono 12 punti di allarme posizionati nella parte anteriore del corpo su torace e addome, che riflettono chiaramente la condizione energetica degli organi interni. Alcuni sono localizzati sul loro meridiano di origine, altri su un meridiano a loro connesso.
Essi reclutano energie Yin e sono utilizzati più spesso nelle malattie acute, ma possono essere usati anche in quelle croniche. Sono maggiormente indicati nelle sindromi da pieno
Vengono spesso associati ai punti shu del dorso e, come questi, hanno valore diagnostico perché quando l'organo corrispondente è malato, divengono più dolenti, spontaneamente o alla pressione.
I punti Shu del dorso
I punti Shu del dorso sono una serie di puntiche si trovano tutti sulla schiena sul ramo interno del meridiano BL (a 1,5 Cun di distanza dal meridiano centrale Dumai).
Disposti dall’alto al basso in ordine analogo alla disposizione degli organi e visceri a cui corrispondono, servono a trattare ciascuno l’organo corrispondente, di cui prendono il nome (ad esempio "Xin« significa "Cuore" e "Xinshu" è il punto Shu del dorso del Cuore).
Possono essere utilizzati sia nelle condizioni acute che croniche, ma sono più spesso impiegati in quelle croniche. Sono maggiormente efficaci nei vuoti energetici (a causa dell’età o anche per un’aggressione interna o esterna).
I punti Shu del dorso sono inoltre usati per scopi diagnostici in quanto divengono più sensibili alla pressione o addirittura sono spontaneamente dolenti quando l'organo corrispondente è malato.
La candela e i tre tesori (San Bao)
In Medicina Tradizionale Cinese si parla di tre tipi di energia: il Jing, lo Shen ed il Qi.
Queste energie sono così importanti per la Natura e per il nostro corpo che sono chiamati “San Bao”, cioè “i tre tesori”.»
Non è facile spiegare con parole “occidentali” che cosa siano questi tre tesori, ma la cosa bella e al tempo stesso sorprendente è che guardando una semplice candela è possibile comprenderli meglio.
Negli antichi testi cinesi si legge:
Raffina il Jing per ottenere il Qi, raffina il Qi per ottenere lo Shen, raffina lo Shen e ritorna al Vuoto
Pensa al Jing come alla cera e allo stoppino.La quantità e la qualità di entrambi determina la durata della vita della candela e rappresenta la riserva di energia che determina la sua longevità.
La stessa cosa avviene nell’Uomo con il Jing.
Il Qi, invece, è la fiamma della candela: essa può essere debole, incerta e fare fumo oppure può essere forte, viva e splendente.
Il Qi rappresenta quindi la vitalità e l’energia di una persona.
Lo Shen infine è la luce che si irradia dalla candela, è l’energia meno densa, il suo proposito è quello di illuminare il buio.
Lo Shen è quindi quell’energia sottile che illumina lo spirito di una persona.