Mitologia Cinese: la fenice rossa

Organo: Cuore / Viscere: Intestino Tenue, Pericardio e Triplice Riscaldatore
Stagione: Estate / Emozione: Gioia autentica e connessione
Direzione: Sud

Arriva un momento nella nostra vita, dopo la spinta del Drago Verde, in cui smettiamo di correre.
Non tanto perché la nostra strada sia finita o siamo giunti a destinazione, quanto perché sentiamo il bisogno di "sentire".
Abbiamo spinto, lottato, cercato di capire dove andare... e poi, d’improvviso, sentiamo in modo netto che è giunto il tempo di vivere. Di bruciare.

È allora che nella nostra vita appare lei: la Fenice Rossa. Lei non scende dal cielo all'improvviso come un fulmine, non ci travolge in modo impetuoso come una tempesta.
Entra dentro di noi piano piano, come un dolce calore che si accende nel petto, un tepore.
La Fenice Rossa rappresenta il fuoco dell’estate, l’energia che illumina tutto il mondo e ci chiede di aprirci all'Universo, di mostrarci per quello che siamo, di amare.

Nella mitologia cinese, la Fenice è la regina del Sud, la guardiana del Fuoco.
Rappresenta la fiamma che brucia, ma anche, e forse soprattutto, la trasformazione attraverso la luce, il calore.
È il canto che sale al cielo, l’eleganza di chi ha imparato a rinascere dalle proprie ceneri per diventare nuovo.

Quando la Fenice si manifesta, il mondo è in piena fioritura. I colori sono saturi, la vita esplode, i sensi si aprono. Tutto è calore, contatto, vibrazione.
E in questa fase anche dentro di noi qualcosa si accende: il cuore comincia a battere più forte, la mente si fa chiara, l’anima vuole parlare.

Il Cuore, nella Medicina Cinese, è “l’Imperatore”, colui che comanda non solamente grazie alla sua forza, ma molto di più grazie alla sua chiarezza.
È il centro da cui tutto parte e a cui tutto torna.
Quando il Cuore è sereno, la nostra mente è limpida, le nostre parole sono autentiche, la gioia che proviamo è vera e semplice.
Quando è in disordine, la fiamma si consuma in fretta e quella luce che avrebbe dovuto illuminare, finisce per bruciare.

La Fenice Rossa ci insegna a trovare l’equilibrio tra il fuoco che scalda e quello eccessivo che distrugge.
A vivere con la giusta intensità senza però perderci nel consumo.
A non confondere la passione con la frenesia, a non trasformare la gioia in euforia eccessiva, non cercare o inseguire "esplosioni", ma una luce stabile, che illumina costantemente e da il giusto calore, ma senza fare rumore.

Se ci pensiamo ci sono anche persone così, che entrano nella nostra vita come una Fenice, ci scaldano, ci fanno ridere, ci fanno sentire vivi.
E poi, magari, all'improvviso se ne vanno. Ma non importa, questo è un dettaglio, perché qualcosa di loro resta in noi. Ci hanno donato un'opportunità, ci hanno acceso.
E da quella scintilla possiamo ricominciare a splendere da soli.

La Fenice Rossa è la parte di noi che ha il coraggio di mostrarsi nuda, senza maschere.
Che ama con tutta sé stessa, anche se sa benissimo che può rimanere ferita.
Continua a bruciare, ma non si spegne. È l’anima che dice “sono qui”, anche quando ci tremano le mani e le gambe.

Essere nel Fuoco significa vivere pienamente il momento presente. Non correre al domani, non restare prigionieri di ieri.
Significa avere fiducia nella vita, lasciarsi attraversare, ridere fino alle lacrime, amare senza garanzie.
Significa accettare che ogni gioia porta con sé la sua ombra, ma che vale sempre la pena rischiare. Di vivere appieno.

La Fenice Rossa è in chi balla anche quando nessuno la sta guardando. In chi trova la bellezza nelle piccole cose. In chi, dopo essersi spezzato, trova la forza di sorridere ancora.

Perché ogni volta che lasciamo cadere una parte di noi che non serve più, ogni volta che smettiamo di fingere e iniziamo a vivere davvero, da quelle ceneri nasce la nostra Fenice.

E allora ci è chiaro e cristallino che non dobbiamo avere paura del fuoco. Perché è proprio nel fuoco che impariamo a riconoscere la nostra luce. 

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